Lo Stato di Alagoas si trova nel nord-est del paese, ha una superficie di 27.768 km² ed una popolazione stimata nel 2005 in 3.015.912 abitanti. Confina a nord con il Pernambuco, a ovest con lo Stato di Bahia, a sud con il Sergipe e ad est è bagnato dall’Oceano Atlantico. Il fiume San Francisco segna il confine meridionale fino alla foce. Lungo la costa vi sono barriere coralline e spiagge.
La capitale dello Stato di Alagoas è Maceió una città brasiliana di 936.314 abitanti. È localizzata nella parte nord-est del paese a circa 250 Km a sud di Recife e si affaccia sull’Oceano Atlantico. Grazie al suo clima tropicale con una temperatura media annua che supera i 25°C e alla presenza di lunghe spiagge è una rinomata località turistica.
L'economia è prevalentemente agricola e si basa sulle grandi piantagioni di canna da zucchero e in misura minore sul tabacco. L'abbondanza di canna da zucchero ha permesso lo sviluppo delle industrie di distillazione. Altra attività industriale importante è rappresentata dall'estrazione di salgemma, petrolio e gas naturale.
L’Istituto religioso “Povere Figlie della Visitazione di Maria” è stato fondato a Napoli nel 1926, dalla serva di Dio Claudia Russo, ed ha ottenuto nel 1933 l’approvazione diocesana, nel 1947 quella pontificia e nel 1948 è stato eletto ente morale. Missionarie dal 1985, le suore della Congregazione religiosa lavorano nelle missioni brasiliane degli Stati di Bahia, Sergipe e Alagoas, oltre che in Togo e in Ecuador.
Sensibili ai problemi delle fasce più deboli e bisognose della popolazione, in Brasile le suore, a poco a poco, hanno avviato interventi educativi con particolare attenzione alle situazioni di maggior bisogno (ragazze madri, meniños de rua, bambine costrette alla prostituzione, figli di carcerati, disabili, ecc…), dando vita a due centri in due favelas dello Jacintinho-Maçeió (Alagoas), denominati Novo Horizonte e Santa Rosa, in cui svolgono attività di prevenzione e cura dell'infanzia in condizioni di disagio, oltre che ad un centro di accoglienza diurna e notturna, denominato Centro di formazione Santa Rosa de Lima “Villaggio BARRA NOVA”, per l’educazione e la formazione professionale dei ragazzi di strada (meniños de rua) o in forte situazione di rischio, situato a 10 Km da Maçeió e precisamente nella zona denominata “Barra Nova” del comune della cittadina “Marechal Deodoro”. Il fenomeno dei ragazzi di strada, è una delle realtà sociali più impressionanti del Brasile, conseguenza dell’estrema miseria. Circa il 60% della popolazione brasiliana è costituita da giovani dai 20 anni in giù, per cui i meniños de rua sono milioni e milioni.
Si tratta di bambini poveri, per lo più, orfani o nati da unioni illegittime, che per racimolare il sostentamento quotidiano, nel migliore dei casi, si votano all’accattonaggio, mentre in casi estremi sono costretti a seguire le leggi della malavita, quali: il furto, lo spaccio di droga, la rapina e la prostituzione. Ci sono gruppi interi di bambini organizzati in bande d’assalto che, a volte, vengono massacrati dalle forze di polizia, gli “Squadroni della morte”, chiamate a difendere gli assaliti. Le bambine, invece, per assicurarsi il pane quotidiano, sono spesso vittime di associazioni malavitose che le avviano alla prostituzione. Molte di loro, ancora giovanissime, si trovano ad aver compiuto già diversi aborti o ad essere ragazze – madri. Abbandonati a loro stessi, denutriti, non assistiti da nessuno, i meniños de rua non hanno futuro né speranza e si perdono per la strada. Possono star bene o ammalarsi, morire o vivere, nessuno si cura di loro, nessuno si commuove, nemmeno i loro parenti.
Immerso nel verde, il “Villaggio BARRA NOVA”, si presenta particolarmente accogliente e ospitale per loro. In questa struttura, il centro dove maggiormente operano, ai bambini e ragazzi di strada vengono offerte varie opportunità educative, dai primi cenni di alfabetizzazione culturale all’insegnamento di mestieri che permetteranno loro di vivere un domani dignitoso.
Bambini e ragazzi ospitati in questo villaggio, oltre alla possibilità di frequentare la scuola e di imparare un mestiere, hanno anche l’opportunità di mangiare almeno una volta al giorno. Il villaggio è composto da uno spazio coperto centrale, polifunzionale, per tutte le attività ricreative. Sui viali perimetrali si affacciano rispettivamente, a Nord la palazzina-uffici con cucine, sala da pranzo, servizi e biblioteca; ad Est la saletta adibita ad attività educative, uno studio dentistico, varie aule scolastiche, una sala “capuera”; a Sud e ad Ovest le palazzine con cellule abitative con un totale complessivo di posti letto pari a circa 90 unità.
Già sono attivi presso il Centro i laboratori di informatica, falegnameria, serigrafia, gelateria, panetteria, una palestra e le aule didattiche per l'insegnamento e il reintegro dei giovani nei percorsi formativi scolastici. Vi sono, inoltre un campo sportivo, una cappella, spazi per lavori agricoli e 6 capannoni per le officine professionalizzanti. Presso il Centro, inoltre, si svolgono per i ragazzi corsi di capoeira, percussioni, tastiera e chitarra.
Fino ad oggi, l’Istituto religioso si è sempre fatto carico dell’intero finanziamento del centro e del mantenimento del villaggio come il vitto, vestiario, medicine e cure mediche, manutenzione della casa, inclusi gli stipendi degli educatori, dei funzionari e di ogni altra figura professionale impiegata.
Negli anni, e grazie anche ai generosi contributi provenienti anche dall’Italia, la Congregazione delle “Povere Figlie della Visitazione di Maria”, ha ampliato la struttura e la disponibilità ad accogliere un maggior numero di bambini. Attualmente la struttura può ospitare fino ad un centinaio di bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, di cui una quindicina semiresidenti e altri residenti. Oggi gli ampi spazi del Centro sono risultati quasi insufficienti per i giovani che sempre più numerosi partecipano alla sua vita e alle sue attività. Facile immaginare la grande vivacità al suo interno. Mille iniziative: gare, convegni, incontri, gite, stimolazioni culturali, assistenza e sostegno ai portatori di handicap. Il complesso ospita anche un completo centro fisioterapico e riabilitativo.
Scopo primario del progetto è di aiutare i ragazzi a conseguire una visione armonica della vita e di sé stessi attraverso un clima di libertà, sincerità e di amore. La formazione è personalizzata, si parte dalla conoscenza del ragazzo, dalla sua storia, dalle problematiche per individuare successivamente i punti positivi, cercando di valorizzarli rendendone cosciente il soggetto stesso.
Chi aderirà a questo progetto di sostegno a distanza non riceverà schede-dossier dei singoli bambini, ma solo aggiornamenti annuali sulle attività svolte all’interno del centro di recupero, poiché gli aiuti sono diretti all’intera collettività.