01 gennaio 2021
Sbloccati 15 milioni di euro per i rimborsi delle spese sostenute dalle famiglie che hanno adottato nel 2018 e nel 2019. I decreti sono stati firmati dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. Nuove le regole rispetto al precedente DPCM che prevedeva un rimborso massimo di 5mila euro per i genitori con un reddito complessivo fino a 35mila euro e di massimo 3mila euro per i genitori con un reddito complessivo compreso tra 35mila euro e 70mila euro. Ora invece serve l’ISEE – già a maggio la Commissione Adozioni Internazionali aveva anticipato la novità, invitando le famiglie a procurarsi per tempo il documento – che va a individuare tre fasce, con tre rimborsi diversi e in ogni caso più alti dei precedenti. I nuclei con Isee ordinario fino a euro 25.000,00 avranno un rimborso di euro 7.500, quelli con Isee tra 25.000,01 e 40.000,00 euro avranno 6.000 euro e infine quelli con Isee oltre i 40mila euro riceveranno 5.000 di rimborso. I rimborsi per adozione sposano così il principio dell’universalismo, andando cioè a tutte le coppie che hanno adottato, a prescindere dal reddito.
Le risorse stanziate sono pari a euro 8.475.000 per l’anno 2018 e a euro 7.267.500 per l’anno 2019, con una stima di spesa fatta sulla base dell'ipotesi che tutte le famiglie possano rientrare nella fascia più alta. Nel 2018 erano state 1.130 le coppie che avevano concluso una adozione internazionale, con 1.394 minori adottati. Nel 2019 le adozioni sono state 969, che hanno dato una famiglia a 1.205 minori.
«Con i decreti appena firmati sosteniamo più efficacemente le famiglie adottive, attraverso lo sblocco di risorse e nuove regole più inclusive», spiega la Ministra Bonetti. «La nuova proposta prevede infatti rimborsi in base alle fasce Isee e non più in base al reddito complessivo. Ho inoltre ritenuto di incrementare in misura significativa gli importi e di aggiungere una fascia Isee che consentirà a tutti i genitori adottivi, in maniera universale, di ottenere un rimborso. Facciamo oggi un altro passo di investimento nelle famiglie: l'adozione è un percorso di grande umanità per una famiglia e deve essere sostenuta direttamente. Con questo provvedimento portiamo, inoltre, anche nel sostegno alle famiglie adottive il principio di universalità che guida il Family Act: il riconoscimento che ogni bambino è un bene per tutta la comunità, che deve per questo farsene carico».
L’aumento dei tetti di rimborso era un obiettivo che la ministra Bonetti aveva annunciato già nel novembre 2019, presentando in Parlamento le sue linee programmatiche: aveva annunciato infatti due decreti, «uno di riapertura dei termini per dare rimborso alle famiglie adottive e uno concernente la semplificazione della procedura di rimborso delle spese sostenute e l’aumento dei tetti di rimborso di circa 1.000 euro rispetto alle fasce oggi previste. Stiamo inoltre progettando un accompagnamento nei primi anni dall’avvio adozione, a sostengo delle famiglie e dei minori», aveva detto.
Fonte: www.vita.it